"SE CI CREDI TUTTO è POSSIBILE"

Speravo di avere più tempo da dedicare a questo blog, ma tra lo studio e la danza in questo periodo il tempo che mi rimane è veramente poco...credo che sia questo il motivo per cui quando ho un po' di tempo mi fermo a pensare...pensare...forse nel mondo di oggi dovremmo tutti pensare un po' di più...pensare che non siamo macchine, che abbiamo dei sentimenti e che prima di parlare, giudicare gli altri dovremmo un po' pensare a come ci comportiamo noi...purtroppo non siamo sempre pronti a questo.
Credo, però, che il ritorno al passato di cui ho parlato in qualche vecchio post sia possibile anche grazie a questo...

Stasera, comunque, ho pensato ad un'altra cosa...siamo verso la fine del semestre e siamo tutti in ansia per gli esami...così ho deciso di pubblicare un video...certo non allegro e divertente ma che a me piace molto...non so quanti di voi abbiano visto questo film ma è uno dei film che io amo di più..."A time for dancing" racconta la storia di Jules, una ballerina dal talento innato, che ama la danza più di qualsiasi altra cosa al mondo e che, per una malattia incurabile, non riuscirà mai a danzare nella prestigiosa scuola nella quale è riuscita ad entrare...è un film ispirato ad una storia vera e, nella sua drammaticità, è splendido...mi fa sempre riflettere e pensare a tutti quelli come Jules che non possono vedere realizzati i propri sogni...
Vi propongo l'ultima scena del film, in cui l'amica Sam legge il diario, e vi consiglio di vedre questo film perchè, lo dico davvero, credo possa servire a tutti...



                                    

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Assigment 6_5

E' passato tanto tempo da quando ho cominciato a leggere il "materiale" per fare questo post e solo ora mi ritrovo a scrivere...perché? Perché mi sono incuriosita molto ed ho cominciato a prendere piano piano confidenza con questo nuovo "mondo dei medici online". Credo che un sito come PubMed sia estremamente utile e direi anche estremamente interessante. Una volta capito come ricercare articoli velocemente, mi sono dedicata a leggere quelli che più mi interessavano (e ai quali sono riuscita ad accedere!) e credo che in futuro mi sarà molto utile.
Concordo, però, pienamente con quello che sostiene Gabriele nel suo blog ( http://ombrelloemacchina.blogspot.com/2011/04/assignment-6-parte-2-su-pubmed-e.html). Io credo che precludere la possibilità a tutti di informarsi, anche su ciò che non riguarda il proprio campo scpecifico, sia sbagliato, poichè altrimenti nessun medico sarà realmente completo. E' chiaro che certi contenuti sono comprensibili da chi ha padronanza della materia, ma credo anche che sia giusto che la letteratura scientifica possa essere a disposizione di chiunque voglia conoscerla, sia per dovere che per curiosità. Certo, per arivare ad una nuova scoperta servono anni intensi di lavoro, impegno e sacrificio ed ogni ricercatore è "geloso" della sua scoperta, ma condividendo il lavoro con altri, come avviene oggi, è possibile far andare avanti la ricerca e la conoscenza...e spero che ci sarà questa possibilità anche per noi...

Infine, concedetemi questa citazione, forse un po' da sognatrice ( come nello spirito del mio blog), ma che condivido: "La Ricerca è sempre faticosa, richiede una enorme attenzione e non rende ricchi: quindi può solo essere amata."
                                                                        

                                                                                          V. Erspamer

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Cara "Esco a fare due passi"...

Leggendo un post sul blog "Esco a fare due passi" ho avuto modo di ripensare ad alcune cose...spesso servono gli altri per riportare alla mente idee, pensieri e altro... Troppo spesso non abbiamo voglia di doverci confrontare con gli altri, farci capire e dimostrare che valiamo anche noi qualcosa...troppo spesso preferiamo dire "so fare/non so fare qualcosa" piuttosto che dimostrarlo davvero...perché?? Non saprei dire il perché, so soltanto che quando mi capita di non essere compresa cerco di far capire agli altri il mio punto di vista, il mio modo di fare, non necessariamente ritenendolo migliore, ma semplicemente diverso! Se, però, non ci riesco, supero la situazione, anche se non subito, pensando che tutti non potremo mai concordare su ogni aspetto della nostra esistenza. Ma, secondo voi, voler dimostrare che la nostra idea, il nostro comportamento sono diversi, forse migliori, vuol dire essere egoisti?
In fondo tutti gli uomini, forse, lo sono...

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