Coltivare le connessioni

"Ciao, come va? Io tt ok...senti stase ci sei per un aperitivo? fammi sapere! kiss" quante volte abbiamo mandato questo messaggio (o forse dovrei dire mex!) o quante volte l'abbiamo ricevuto...è il nostro modo di comunicare...volenti o nolenti è il modo di comunicare del 2000...

Ho letto tutte le 60 pagine date dal prof (!!) e vi devo dire che mi sono venute in mente tante cose...davvero! Per prima cosa penso anch'io che ogni volta che dobbiamo affrontare qualcosa di nuovo ci spaventiamo e cerchiamo sempre di trovarvi qualcosa di "vecchio" che ci faccia sentire sicuri...è giusto così?? Sicuramente è umano!
Come è umano e, ormai comune, il modo di "parlare" tramite i social network...che dire...se sto scrivendo qui, se ho amici su fb, se passo qlc ora al computer vuol dire che bene o male faccio parte anch'io di questo nuovo mondo tecnologico...però...
però credo che quando tutto questo non c'era le persone, i ragazzi parlavano di più, si incontravano e si guardavano mentre parlavano, litigavano, si confrontavano...ora gli amori, le amicizie nascono e finiscono su internet ( fortunatamente non sempre!!!) o con il cellulare...credo che la tecnologia sia il futuro, che, come dice il prof, impareremo veramente ad usare la rete " se la ignoreremo", ma credo anche che dovremmo tornare un po' indietro...non solo facendosi raccontare come era la vita 50 anni fà dai nostri nonni, ma anche cercando di conciliare la nostra tecnologia con la "loro" sensibilità, semplicità (cose credo che abbiamo anche noi!)... forse non ci emozioniamo di fronte ad un bambino appena nato? Di fronte a due persone che si giurano amore eterno? Di fronte al nostro cantante preferito? Beh io si e se questo significa essere rimasti a 50 anni fà...beh...allora sono molto più anziana di quanto pensassi!

Permettetemi un'ultima cosa: l'esempio della "passeggiata nel bosco" citato dal prof mi ha colpito molto...forse quello di voler avere sempre punti di riferimento, sapere sempre cosa potremmo trovare lungo la strada è la conseguenza della nostra "società scolarizzata"...però...la vita, è vero, non è mai così...non ci offre tutti i punti di riferimento di cui abbiamo bisogno, non ci dice cosa dobbiamo fare...anche perchè altrimenti quali sarebbe il nostro ruolo???? Io, però, non credo che sia solo colpa della scolarizzazione...alla fine siamo noi che sbagliamo a voler vedere le regole, i punti di riferimento didattici nella vita...qualcuno ci dice che è così? Mah...

Io credo di essere stata fortunata perchè ho una famiglia unita, che crede nelle tradizioni ma anche nel futuro...e vi assicuro che è credere nel futuro, nel cambiamento che mi ha permesso di fare tante cose e realizzare qualche piccolo sogno...

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