Internet che passione!

22.04.2011 "Mi connetto 5 minuti e poi studio"...le ultime parole famose! Non ho avuto la connessione per 4 giorni!

Come avete capito ho passato le vacanze di Pasqua senza Internet per un problema alla linea...e mi sono sentita persa! Non potevo fare niente, navigare su Internet, curiosare, informarmi, chattare con i miei amici, fare gli auguri di Pasqua senza dover prosciugare il cellulare...aiuto!!!
Devo dire che se mi fosse successo qualche anno fà sicuramente non avrei avuto tanti problemi...ma oggi! Oggi che facciamo tutto su Internet, che lavoriamo, studiamo, compriamo, parliamo e ci "innamoriamo" in rete! Ben 4 giorni senza connessione! In realtà, in fin dei conti, sono stata bene ugualmente...ho trascorso più tempo con la mia famiglia, abbiamo guardato qualche film tutti insieme e gli amici veri si sono fatti sentire anche senza FB. Come vedete, si può resistere anche senza la tecnologia! Secondo me basterebbe riscoprire le cose più semplici, reali (e non virtuali) e smettere di dire TVB e tornare a dire, a chi lo sentiamo veramente, TI VOGLIO BENE!

P.S= nonostante questo appena ho potuto sono tornata su Internet!!!:)

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Assigment 4

Delicious! Appena ho letto l'assigment ho esclamato: " Finalmente comincerò a capire il funzionamento dei "misteriosi" bookmarks!!" ed ho cominciato subito a seguire tutte le istruzioni dei video. Dopo un po', però, mi sono resa conto che, anche se utilizzare Delicious è abbastanza semplice, in realtà per me forse è anche troppo! Nel senso che, in fin dei conti, i siti che controllo, che "seguo" abiualmente, sono pochi e credo che i "classici" metodi di Google Reader siano sufficienti! Antipatia verso la tecnologia? No, non penso...anzi mi piace molto scoprire nuove cose! Credo, però, che la tecnologia e tutto ciò che Internet offre debbano avere come scopo quello di facilitare la nostra "presenza in rete" e, quindi, credo che ognuno di noi debba usare ciò che crede sia migliore in quel momento! Niente mi vieta da domani di usare Delicious...no???

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Assigment 6_1

Quando vedo o leggo certe notizie rimango sempre molto sorpresa...come quando ho visto il video dell'esperimento di Ciambello e Littlechemistry...geniale! Provo veramente tanta ammirazione verso le persone che hanno certe intuizioni e che poi le "trasformano" in azioni pratiche e non le fanno rimanere solo come parole vane! Davvero! E concordo anche sul fatto che l'inglese debba essere conosciuto un po' da tutti oggi: è giusto che la letteratura scientifica sia il più internazionale possibile per poter permettere a tutti di raggiungere le stesse conoscenze!
Se permettete un'ultima riflessione: quando parliamo di ricerca, e di ricerca biomedica in particolare, credo che i problemi da affrontare siano veramente tanti. Io credo molto nella ricerca, credo che si debba investire per la salute e il benessere di tutti, non soltanto di coloro che "possono permettersela". Credo anche che i problemi di cui parla il prof nel post siano veramente attuali e purtroppo, ora come ora, non saprei trovar loro una risoluzione possibile ( e non utopica, come è più semplice fare!).
Quando non conosco qualcosa ho il desiderio di informarmi per quanto più mi è possibile per poter dire di più, per potermi esprimere e non sentirmi inutile di fronte a cose sconosciute...forse è questo lo spirito della ricerca? Anche se la parte economica è tutt'altra storia...

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"Chiamami ancora amore"

"E per la barca che è volata in cielo
che i bimbi ancora stavano a giocare
che gli avrei regalato il mare intero
pur di vedermeli arrivare

Per il poeta che non può cantare
per l’operaio che non ha più il suo lavoro
per chi ha vent’anni e se ne sta a morire
in un deserto come in un porcile
e per tutti i ragazzi e le ragazze
che difendono un libro, un libro vero
così belli a gridare nelle piazze
perché stanno uccidendo il pensiero

per il bastardo che sta sempre al sole
per il vigliacco che nasconde il cuore
per la nostra memoria gettata al vento
da questi signori del dolore

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e di parole

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
In questo disperato sogno
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
anche restasse un solo uomo

Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore

Perché le idee sono come farfalle
che non puoi togliergli le ali
perché le idee sono come le stelle
che non le spengono i temporali
perché le idee sono voci di madre
che credevano di avere perso
e sono come il sorriso di Dio
in questo sputo di universo

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e parole

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Continua a scrivere la vita
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
che è così vera in ogni uomo

Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore

Che questa maledetta notte
dovrà pur finire
perché la riempiremo noi da qui
di musica e parole

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
In questo disperato sogno
tra il silenzio e il tuono
difendi questa umanità
anche restasse un solo uomo

Chiamami ancora amore
Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Perché noi siamo amore"
                                                         
                                                                                              (R.Vecchioni)
 
Voi direte "perchè questa canzone?" In fin dei conti le canzoni di Vecchioni non sono poi così "commerciali" come quelle che piacciono a noi...
Beh in realtà a me questa canzone piace molto, perchè ha una cosa che poche altre canzoni hanno: riesce a farmi emozionare. A cosa serve la musica se non ad emozionare, a trasmettere certi pensieri che parlando non arrivano al cuore della gente? Io credo che il "Professore" abbia dimostrato che a 68 anni si può ancora sognare, partecipare ad una gara come il Festival con l'obiettivo di far vincere finalmente la canzone d'autore e farla arrivare anche ai più giovani...
e, visto il risultato, credo che un po' ci sia riuscito...
 




 

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Coltivare le connessioni

"Ciao, come va? Io tt ok...senti stase ci sei per un aperitivo? fammi sapere! kiss" quante volte abbiamo mandato questo messaggio (o forse dovrei dire mex!) o quante volte l'abbiamo ricevuto...è il nostro modo di comunicare...volenti o nolenti è il modo di comunicare del 2000...

Ho letto tutte le 60 pagine date dal prof (!!) e vi devo dire che mi sono venute in mente tante cose...davvero! Per prima cosa penso anch'io che ogni volta che dobbiamo affrontare qualcosa di nuovo ci spaventiamo e cerchiamo sempre di trovarvi qualcosa di "vecchio" che ci faccia sentire sicuri...è giusto così?? Sicuramente è umano!
Come è umano e, ormai comune, il modo di "parlare" tramite i social network...che dire...se sto scrivendo qui, se ho amici su fb, se passo qlc ora al computer vuol dire che bene o male faccio parte anch'io di questo nuovo mondo tecnologico...però...
però credo che quando tutto questo non c'era le persone, i ragazzi parlavano di più, si incontravano e si guardavano mentre parlavano, litigavano, si confrontavano...ora gli amori, le amicizie nascono e finiscono su internet ( fortunatamente non sempre!!!) o con il cellulare...credo che la tecnologia sia il futuro, che, come dice il prof, impareremo veramente ad usare la rete " se la ignoreremo", ma credo anche che dovremmo tornare un po' indietro...non solo facendosi raccontare come era la vita 50 anni fà dai nostri nonni, ma anche cercando di conciliare la nostra tecnologia con la "loro" sensibilità, semplicità (cose credo che abbiamo anche noi!)... forse non ci emozioniamo di fronte ad un bambino appena nato? Di fronte a due persone che si giurano amore eterno? Di fronte al nostro cantante preferito? Beh io si e se questo significa essere rimasti a 50 anni fà...beh...allora sono molto più anziana di quanto pensassi!

Permettetemi un'ultima cosa: l'esempio della "passeggiata nel bosco" citato dal prof mi ha colpito molto...forse quello di voler avere sempre punti di riferimento, sapere sempre cosa potremmo trovare lungo la strada è la conseguenza della nostra "società scolarizzata"...però...la vita, è vero, non è mai così...non ci offre tutti i punti di riferimento di cui abbiamo bisogno, non ci dice cosa dobbiamo fare...anche perchè altrimenti quali sarebbe il nostro ruolo???? Io, però, non credo che sia solo colpa della scolarizzazione...alla fine siamo noi che sbagliamo a voler vedere le regole, i punti di riferimento didattici nella vita...qualcuno ci dice che è così? Mah...

Io credo di essere stata fortunata perchè ho una famiglia unita, che crede nelle tradizioni ma anche nel futuro...e vi assicuro che è credere nel futuro, nel cambiamento che mi ha permesso di fare tante cose e realizzare qualche piccolo sogno...

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